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venerdì 20 novembre 2009
SPY TRANS STORY
Con la morte improvvisa della trans Brenda, si riapre il caso Marazzo e si arricchisce di nuovi, inquietanti capitoli. La speranza è che il Nostro Quotidiano domani in edicola ritorni sulla vicenda con rigore ed equlibrio, evitando i particolari più morbosi...
4 commenti:
girlboy
ha detto...
Sarebbe già tanto che La Stampa scrivesse "LA trans" e non "IL trans", visto che si tratta(va) evidentemente di una donna in corpo maschile, non ci vuole un dr. Freud per capirlo. Ma vallo a spiegare, ai signori giornalisti, e fargli capire che sarebbe anche un segno di rispetto per i morti, visto che non hanno nemmeno per i vivi.
Pst Scriptum per il curatore del blog. Il mio posto di una minuto fa è comparso con l'ora 2:46, peccato che (in Italia) siano le 11:46 del mattino. Mettere a posto l'ora del server ???
La verità è che c'è purtroppo ancora molta confusione sul tema (non è una giustificazione, beninteso). Speriamo che "la moda trans" serva a diffondere qualche informazione in più...
La fine del 2009 si avvicina e per Visto si Stampa è già tempo di premi.
A voi, assidui Stampisti e ospiti, la scelta su quello che ritenete il momento più significativo di quest'anno, così difficile, per il giornale. Il primo classificato (c'è tempo per votare fino a Natale) si aggiudica il premio "Best of Stampa 2009".
QUAL E' STATO IL MOMENTO PIU' SIGNIFICATIVO DEL 2009 DE "LA STAMPA"?
Quelli che... meglio un buongiorno di Gramellini che un anno da Alberoni. Quelli che... come dice Gabriele Ferraris, l'opera omnia degli U2 non vale un solo album dei Rolling Stones. Quelli che... le lettere di Oreste Del Buono nel cuore. Quelli che... Lietta Tornabuoni ministro della Cultura. Quelli che... non, je ne regrette nien, nemmeno Carlo Rossella direttore. Quelli che... Ceronetti spirito guida. Quelli che... i titoloni di due pagine di inizio anni Duemila, che storia. Quelli che... quando l'antenna di Giorgione dell'Arti era più lunga. Quelli che... da piazza San Carlo al minuscolo villaggio di montagna, leggono La Stampa.
PERCHE' QUESTO SPAZIO
Innanzitutto: non possiamo iniziare senza citare la nostra fonte ispiratrice. Ovvero, uno dei blog più geniali degli ultimi anni: PAZZI PER REPUBBLICA, il blog dei feticisti (così lo definisce l'autore) del quotidiano fondato da Scalfari. Se ancora non lo conoscete, vi invito a visitarlo. Uno spazio brillante che nel tempo si è conquistato un notevole numero di seguaci, tra cui i giornalisti stessi del quotidiano. Sfogliando con frequenza il sito, mi è sorto l'irrefrenabile desiderio di replicare un esperimento vincente. Non me ne voglia il mio ispiratore. Stavolta, però, l'oggetto dell'analisi sarà LA STAMPA di Torino, che è da anni la mia principale fonte d'informazione per quello che riguarda la carta stampata. La Stampa non ha nulla da invidiare ai colleghi di Repubblica: è il quarto giornale più venduto del Paese, nonché uno dei più antichi d'Italia. Avvertenza: questo non è uno spazio denigratorio. Non mancheranno le critiche, certo, ma solo se costruttive. Ma VISTO SI STAMPA si caratterizzerà soprattutto per essere un blog dove scambiarsi opinioni. Ci si divertirà, laddove sarà possibile non mancheranno spunti di satira, ma senza mai scadere nel cattivo gusto. Seconda avvertenza: VISTO SI STAMPA non può offrire di garanzia di aggiornamento quotidiano. Per questo, mi scuso con i potenziali utenti. Utenti chiamati ad essere parte attiva del blog, con commenti, eventuali segnalazioni di errori, argomenti di discussione, e - perché no? - rumors, anticipazioni e retroscena. La speranza è che questo spazio cresca con tutti voi, per alimentare l'interesse verso quel meraviglioso mondo che è la carta stampata.
Ragazzo degli anni Ottanta, giornalista, piemontese, legge La Stampa dal più da oltre 15 anni.
I miti: il Buongiorno del mitico Gram, Il Punto del mitico Beck, le opinioni del mitico Gabriele Ferraris.
4 commenti:
Sarebbe già tanto che La Stampa scrivesse "LA trans" e non "IL trans", visto che si tratta(va) evidentemente di una donna in corpo maschile, non ci vuole un dr. Freud per capirlo. Ma vallo a spiegare, ai signori giornalisti, e fargli capire che sarebbe anche un segno di rispetto per i morti, visto che non hanno nemmeno per i vivi.
Pst Scriptum per il curatore del blog. Il mio posto di una minuto fa è comparso con l'ora 2:46, peccato che (in Italia) siano le 11:46 del mattino. Mettere a posto l'ora del server ???
Veramente anche questo blog scrive IL trans. Quindi che senso ha prendersela con i "signori giornalisti"?
La verità è che c'è purtroppo ancora molta confusione sul tema (non è una giustificazione, beninteso). Speriamo che "la moda trans" serva a diffondere qualche informazione in più...
provvedo alla correzione nel mio testo, intanto.
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