IL BLOG DEI FANATICI DE

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Non abbiamo le 10 domande al premier e non abbiamo la rubrica di Alberoni. Ma siamo il quarto quotidiano italiano, che diamine!

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venerdì 18 dicembre 2009

THE END?

Scusandomi per il ritardo, vi segnalo che a causa di questioni strettamente personali, atualmente non sono in più in grado di proseguire l'attività del blog. Non posso dire se si tratta di chiusura temporanea o definitiva, solo il tempo potrà dirlo. A tutti voi, il ringraziamento per questi mesi di collaborazione, pochi ma intensi. La speranza è di ritrovarci tutti qui. Chissà. Un saluto e un abbraccio affettuoso, nonché i miei più profondi auguri di buone feste.

Lo Stampista

venerdì 4 dicembre 2009

VISTO SI MANGIA

Il solito Dagospia commenta a modo suo il pezzo comparso oggi su La Stampa riguardo il Forum Internazionale sull'alimentazione patrocinato da Barilla a Roma.

Spottone Barilla contro la fame nel mondo. Alla corte di Re Guidone occorrono direttori e vip vari (Gianni Riotta, Mario Calabresi, Umberto Veronesi e una certa Vandana Shiva) e oggi gran pezzo della Stampa (p.33) sul "Primo Forum del Barilla Center for food and nutrition". E ‘sti cojon!

Dove c'è marchetta c'è casa?

giovedì 3 dicembre 2009

TORO SCATENATO

Forum granata particolarmente agitati oggi. Oggetto di tanto rumore la solidarietà espressa dall'Ordine dei Giornalisti a favore di Gianluca Oddenino, specializzato in cose di Toro (cui facciamo gli auguri per il 103° compleanno) e da tempo nel mirino dei tifosi (e della società) per il suo presunto "anti-torinismo".

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un articolo in cui Oddenino descriveva una lite tra il segretario generale granata Ienca e il portiere Sereni: rivelazione che ha mandato su tutte le furie il presidente Cairo, tanto da togliere l'accredito stampa al giornalista (però, signori miei, che triste e pericolosa l'espressione "persona non gradita"...).

Troppo duro Oddenino nei confronti del già di suo sfigato Toro? Troppo severi nel giudizio i tifosi granata, che accusano le firme Stampiste di non essere così cattive con la Juve?

Ecco che riemerge di prepotenza uno dei tormentoni principi de La Stampa (a dir la verità mai completamente sopito negli anni): la bilancia del Nostro Quotidiano pende troppo dalla parte del piatto bianconero?

GOOD LUCK GOOD WORK

Altro che allegare dvd, enciclopedie sull'arte, fascicoli su come combattere l'influenza suina. I nostri carissimi nemici di Cronaca Qui sì che hanno capito come aumentare le vendite di questi tempi.

Stavolta sono loro a dirci: beccati questa.

Sveglia, ragazzi!

mercoledì 2 dicembre 2009

LAVORI IN CORSO

Nuove indiscrezioni di Dagospia sulle prossime mosse dei vertici del Nostro Quotidiano preferito.

In attesa della firma ministeriale del decreto che aprirà formalmente lo stato di crisi, la Stampa di Torino congela il progetto di aggiornare con un restyling grafico la veste del quotidiano diretto da Mario Calabresi. Progetto che rimane comunque valido, nella sua intenzione di impostare la versione cartacea della testata secondo un'ottica più vicina a quella del web.

In parallelo, infatti, dovrebbe essere avviato anche un rilancio de www.lastampa.it e la redazione on-line dovrebbe traslocare più vicino al direttore Calabresi. Nel frattempo, però, c'è già stata una riorganizzazione interna dei grafici e in particolare dei giornalisti dell'edizione cartacea, ora suddivisi a seconda delle sezioni di appartenenza tra la redazione hard news (che si occuperà della stringente attualità) e quella delle soft news (maggiormente incentrata su cultura, spettacoli e inchieste di approfondimento).

Sarà la svolta giusta? Incrociamo le dita.

NEL NOME DEL CAPITANO

Su La Stampa di oggi Mariella Scirea (persona straordinaria, che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente), vedova dell'indimenticabile capitano della Juventus degli anni '80, entra a gamba tesa sulla questione razzismo nel calcio con una bella lettera che ho scelto di postare interamente.

Sabato sera ci sarò anch’io, allo stadio Olimpico. Mi auguro che Juventus-Inter possa essere una partita corretta in campo e piena di buon senso fuori, sugli spalti. Poi, naturalmente, vinca il migliore.

Molto si è scritto attorno ai cori, razzisti e non, che gli ultrà juventini hanno indirizzato a Mario Balotelli. Gaetano era contro ogni tipo di offesa: al colore della pelle, ai morti, alle persone, fossero avversari o mamme di avversari. Ho fiducia nei nostri tifosi, ho fiducia nella volontà di essere superiori agli istinti più bassi e, magari, alle provocazioni più alte. Balotelli, se gioca, andrà considerato un avversario: punto e basta.

Il razzismo è una piaga della società, per combattere la quale le società di calcio hanno bisogno di un dialogo continuo ed efficace con le istituzioni statali. Gli stadi non saranno teatri, ma non devono neppure diventare chiaviche. Una curva che porta il nome di Gaetano Scirea dovrebbe essere doppiamente impegnata a portare avanti una battaglia che, senza demagogia, abbia come obiettivo l’intento collettivo di cancellare i cori trucidi e volgari. Tutti: senza distinzione.

Perché sì, chiamarsi curva Scirea significa un privilegio e una responsabilità. Mio marito aveva una concezione del calcio assolutamente fuori del comune. Lo viveva senza l’isteria che, oggi, sembra diventata parte preponderante e fissa del sistema.

Il 3 settembre sono stati vent’anni dalla scomparsa di Gaetano, e i tifosi continuano a essergli e a essermi molto vicini, nel ricordo e nell’affetto. Ecco: proprio per questo, non vorrei mai chiedermi se valga ancora la pena che la curva porti il suo nome. Fermo restando che l’inciviltà sportiva di molti italiani non nasce negli stadi, ma negli stadi arriva.


Mariella Scirea

martedì 1 dicembre 2009

MURI E DURI


Che Marione Calabresi sia particolarmente sensibile (giustamente) a tutte le grandi campagne mondiali l'avevamo già capito. Non poteva quindi mancare, oggi che è il 1° dicembre, un richiamo alla giornata mondiale per la lotta all'Aids (con l'intervento della torinesissima Carla Bruni Sarkozy) e un articolo di Paul McCartney sulla conferenza del clima a Copenaghen. Grande spazio viene dato ai due personaggi e all'argomento, come vuole il Calabresi style.

Tuttavia - non ce ne vogliano la Prima Dama di Francia e il Baronetto - ma oggi a rallegrarci è il ritorno di Gabriele Ferraris in prima pagina, con un pezzo in pieno stile Gabriele Ferraris sui trent'anni di The Wall.

L'incipit:
Trent’anni fa, il 30 novembre 1979, la band inglese dei Pink Floyd pubblicava uno dei suoi dischi meno riusciti.

Gabriele, sei in mito.