IL BLOG DEI FANATICI DE

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Non abbiamo le 10 domande al premier e non abbiamo la rubrica di Alberoni. Ma siamo il quarto quotidiano italiano, che diamine!

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domenica 29 novembre 2009

C'ERA UNA VOLTA MINZO

A proposito del premio "Best of Stampa 2009" e degli otto momenti più significativi del 2009 del Nostro Quotidiano. Il lettore Gian Paolo Piras mi segnala la mancanza (a suo avviso), tra le opzioni del sondaggio, di

quello che avrei votato di corsa (e credo con me molti altri): l ’uscita di Augusto Minzolini da La Stampa (la considererei giornata di liberazione nazionale, se non fosse che ahimè l’hanno nominato podestà alla Rai).

Gian Paolo conclude suggerendomi di inserire la "dipartita" minzoliniana tra le opzioni. Purtroppo non è più tecnicamente possibile, perché una volta che il sondaggio riceve risposte non è suscettibile di modifiche. Però l'argomento va trattato, perché nel bene o nel male "Minzo" è ormai diventato nel panorama giornalistico italiano un personaggio che indubbiamente stimola discussioni.

Gian Paolo dice che la sua uscita da La Stampa è stato un evento positivo. E' indubbio però che, nonostate Minzo sia da sempre una delle penne più fedeli del premier (se no col cacchio che arrivava al Tg1) c'è a mio avviso da analizzare il Minzolini giornalista di carta stampata (e che ha regalato qualche ghiotto scoop a via Marenco) di ieri e quello degli editoriali sfacciatamente pro Silvio di oggi.

Qual è il vostro giudizio sul Minzolini stampista? Sentite che al quotidiano manca la sua firma o invece è stata un'uscita provvidenziale?

venerdì 27 novembre 2009

ATTRAVERSO LO SPECCHIO

I magazine di Corriere e Repubblica non solo non cessano la pubblicazione come prevedeva incautamente qualche catastrofista, ma rilanciano il prodotto con una nuova veste grafica. E La Stampa? Noi siamo fermi ancora a luglio 2009, all'ingloriosa fine di quello che era stato un esperimento coraggioso ma poi naufragato dopo molti sbandamenti: Specchio.

Calabresi, abbiamo visto, è prodigo di idee e ha voglia di dare una riverniciata al giornale. E allora, perché non mettere allo studio un nuovo settimanale che riesca a far breccia sullo stesso pubblico che compra La Stampa? Un magazine fresco, con reportage dal mondo, cronache dal Belpaese, interviste, rubriche. Come il primo "Specchio" ma ancora più magazine. Con un tocco alla Vanity Fair, magari, che fa tanto cool.

Le firme per realizzare un prodotto che regga la competizione con Sette e Il Venerdì ci sono tutte. Qualche idea buttata lì? I retroscena dal Palazzo svelati da Mattia Feltri. C'è il bravissimo Marco Bardazzi, nuovo nome della scuderia Calabresi, che potrebbe firmare una rubrica dagli Usa (o in alternativa Molinari). Il film della settimana visto da Andrea Scanzi, che siam sicuri si sparerebbe una decina di film al giorno per realizzarla. La playlist suggerita dalla Venegoni. Qualcosa di sport con Beccantini e Ansaldo. Una rubrica di satira di Barenghi sullo stile di quella firmata da Michele Serra sull'Espresso. E in "casa" abbiamo già anche il direttore giusto da mettere alla guida: Marcello Sorgi.
Una costola de La Stampa sì, ma capace di brillare di luce propria.

Alby

giovedì 26 novembre 2009

SCHIAFFI QUOTIDIANI

Dacci oggi il nostro schiaffo quotidiano. Oggi Dagospia se la prende con la massiccia spedizione di giornalisti inviati da La Stampa alla conferenza dell'avvocato Benessia, capo della Compagnia di San Paolo.

Però, ad addolcire la pillola, si evidenzia anche un elogio ai reportage di Galeazzi e Ruotolo.

martedì 24 novembre 2009

PROBABILMENTE


Esiste una sudditanza psicologica dei giornalisti dei confronti dei politici? La questione, sempre attuale, spesso si può nascondere nel più "innocuo" degli articoli. Ne abbiamo un esempio proprio oggi, nell'intervista che Alessandra Pieracci fa al comico Luca Bizzarri riguardo la provocazione del ministro Rotondi sull'abolizione della pausa pranzo.

Nell'articolo apparso sull'edizione cartacea (pag. 25), ad un certo punto si legge la seguente dichiarazione della simpatica "Jena", impegnata nel commentare la presa di posizione del ministro:

(...) "un ministro dovrebbe essere più prudente in un Paese sindacalizzato come il nostro. Comunque i nostri ministri dicono sciocchezzecazzate ben peggiori e riescono a fare dichiarazioni che fanno discutere anche quando si comportano bene" (...)

Sciocchezzecazzate. C'è proprio scritto così.
Scartando l'ipotesi che il Bizzarri si sia inventato un termine nuovo sul momento, l'ipotesi all'origine del refuso non può che essere una. Sotto con la dietrologia, dunque.
Probabilmente, il comico ha usato nella sua risposta alla domanda della Pieracci proprio il termine "cazzate". Probabilmente, la Pieracci l'ha trascritto testuale nell'articolo. Probabilmente, al momento di andare in stampa, al correttore di bozze l'espressione "i nostri politici dicono cazzate ben peggiori" è sembrata troppo forte, probabilmente perché riferito proprio ai nostri governanti (si sa quanto siano permalosi) e ha deciso di sostituirlo col più sobrio "sciocchezze".

Probabilmente, qualcosa è andato storto e alla fine sono rimasti entrambi i termini.

Probabilmente è andata così.

Probabilmente.

GRAZIE LUCIANA

"Stampiste" in primo piano. Simpatico botta e risposta tra due grandi donne dello spettacolo nostrano, accomunate dal fatto di essere entrambe firme del Nostro Quotidiano. Oggi Mina (la sua rubrica domenicale è ormai un classico della domenica de La Stampa) si è impossessata dello spazio del Buongiorno gramelliniano per lodare la performance della Littizzetto (tenutaria di uno spazio comico su Torinosette) al'interno della trasmissione di Fazio, nella quale la comica torinese si divertiva a sfottere lo spot della Barilla "interpretato" dalla Tigre di Cremona.

Dell'articolo di Mina si parla (con video annesso) anche su TvBlog.

BEST OF STAMPA 2009























La fine del 2009 si avvicina e per Visto si Stampa è già tempo di... premi. Dopo un'attenta analisi di tutte edizioni del Nostro Quotidiano dal 2 gennaio a quella di oggi, ho scelto quelli che a mio (discutibilissimo, per carità) giudizio sono gli otto momenti più significativi dell'anno de la Stampa. Perdonatemi evenuali assenze, ma bisognava pur arrivare ad una scrematura finale (a tal proposito, ogni critica nei commenti sarà giustamente tollerata).

A voi, assidui Stampisti e ospiti, la scelta su quello che ritenete il momento più significativo di quest'anno, così difficile, per il giornale. Il primo classificato (c'è tempo per votare fino a Natale) si aggiudica il premio "Best of Stampa 2009".
Come potete vedere, ho pescato anche nel serbatoio del "meglio dimenticare" (c'è la clamorosa svista della pagina falsa dell'Avvenire che ha scatenato un incidente diplomatico), a testimonianza che la vita di un giornale è composta da lavori brillanti ma anche da errori. Anche il giornalista, checché ne pensa Silvio, è un essere umano.

Piccolo rewind per rinfrescare la memoria.

Il 22 aprile il nuovo direttore Mario Calabresi firma il primo editoriale da direttore. Subentra a Giulio Anselmi;

Il 4 maggio Calabresi intervista, con Ferruccio De Bortoli, Silvio Berlusconi sui teroscena del divorzio con Veronica Lario: titolo in apertura, "Mi dispiace per i miei figli, ma stavolta è finita";

Sempre Calabresi intervista in esclusiva il Presidente della Repubblica Napolitano il 7 maggio, sull ragioni dell'invito alla vedova Pinelli al Quirinale;


Il 5 luglio esce il primo speciale de La Stampa, incentrato sull'Africa. Bob Geldof è direttore del giornale per un giorno;

Il 20 agosto una falsa copertina di Avvenire, apparsa all'interno del giornale, recante un'ammonizione del Papa a Berlusconi, diventa un caso: qualcuno arriva a dire che non si è trattato di una svista;

Il 14 settembre è la volta del secondo speciale: "La crisi, un anno dopo";

Barack Obama è il protagonista del terzo focus del Nostro Quotidiano il 1° novembre;

Sempre nel mese di novembre, La Stampa festeggia i primi dieci anni del Buongiorno di Gramellini.

Buona votazione a tutti!

lunedì 23 novembre 2009

LIKE A ROLLING STONE

Per la serie: esiste ancora qualcosa in grado di stupirci? Personalmente, dico di no. E comunque: la rivista Rolling Stone ha incoronato Berlusconi nientemeno che rockstar dell'anno. Il nostro Silvio ormai non ha davvero più confini.

Attendiamo con trepidazione il Buongiorno di domani del nostro SandoGram:vai Massimo.

VIST CHE BRAV 3

Torna il premio Vist che brav (non ce lo eravamo dimenticati!) e questa settimana se lo porta a casa una delle nostre firme preferite, Mattia Feltri, grazie all'articolo pubblicato ieri sull'ormai famigerato "guazzabuglio lessicale" (declinarlo al maschile o al femminile?) legato al termine "trans". Questione più che mai di moda, e affrontata anche nel nostro blog qualche post fa.

Anche il blogger Gabriele Zamparini tratta dell'articolo di Feltri nel suo spazio web.

sabato 21 novembre 2009

TORINO ERROR FEST

Torna la nostra assidua Stampista Maria Cristina (ormai da considerare a tutti gli effetti collaboratrice ufficiale del blog, e ne siamo contenti) per segnalare un'altra magagna legata alle pagine dl Nostro Quotidiano sul TFF.

Mi duole tornare sull'argomento. Ancora imprecisioni negli articoli che riguardano il TFF. Oggi l'intervista on line di Tiziana Platzer a Gianni Amelio.

La sera della presentazione del film la Nana ero presente e c'era anche il distributore italiano che l'ha coraggiosamente acquistato. Si parla sempre del poco coraggio che hanno questi signori e poi, quando ne appare uno bravo e intraprendente gli si storpia il nome della "ditta" : BOLERO, non Baleno. Uffa!

Dopo Liettona nostra, è il turno quindi della Platzer, già beccata in fragrante da Pazzo per Repubblica in settimana.
Signore mie, a Torino ci hanno già scippato l'impossibile, più attenzione al TFF per tenercelo stretto, please!

venerdì 20 novembre 2009

SPY TRANS STORY

Con la morte improvvisa della trans Brenda, si riapre il caso Marazzo e si arricchisce di nuovi, inquietanti capitoli. La speranza è che il Nostro Quotidiano domani in edicola ritorni sulla vicenda con rigore ed equlibrio, evitando i particolari più morbosi...

mercoledì 18 novembre 2009

PAPERE E VOLPI

Riceviamo e pubblichiamo:

Sto seguendo da vicino il TFF 27. Ho visto l'altra sera il film Fantastic Mr Fox.
Lietta Tornabuoni (che peraltro Pazzo Per Repubblica ci invidia poichè a loro manca un critico cinematografico degno, e hanno ragione), dico, appunto LT, nella sua recensione (letta on line)
prende il nipote (maschio) di Mr Fox per la figlia, che non esiste (Mr Fox ha un unico figlio maschio).

Tra l'altro il personaggio (nipote) che si chiama Kristofferson (non un nome qualunque e tantomeno bisex) ha una parte centrale nel film. Mi sovviene il dubbio (quasi una certezza) che la signora Tornabuoni non abbia visto il film. Non è una cosa importante, per carità, non ci sono secondi fini nè manipolazioni della notizia come siamo ormai abituati a vedere nella sciatta e imprecisa informazione casereccia.

Però che uno dei maggiori quotidiani nazionali, nella persona di una delle sue firme più note, decana dei critici cinematografici, su un film di punta di in festival importante - seppur di nicchia - come il TFF, prenda cantonate di questo tipo lo trovo avvilente. Scorretto nei confronti dei lettori che hanno diritto al rispetto di chi scrive per loro e li informa. Leggendo macroscopiche sciocchezze di questo tipo è difficile sentirsi rispettati.... per tralasciare la stessa stessa sensazione su argomenti ben più importanti! Se tanto mi dà tanto (come diceva mia nonna).

Grazie per il vostro lavoro e grazie anticipatamente se vorrete far pervenire le mie perplessità alla signora Tornabuoni che gode della mia immutata stima anche se talvolta non concordo con le sue posizioni critiche.

Maria Cristina

Cara Maria Cristina, innanzitutto permettimi di dire che anche i migliori sbagliano e a Liettona nostra una svista si può concedere. In ogni caso, per ovviare ai tuoi dubbi l'unica cosa che Visto può fare, non avendo accesso diretto ai corridoi della redazione del Nostro Quotidiano, è rivolgrsi alla diretta interessata ricorrendo al solito, immancabile grido:

Lietta, scrivici!

martedì 17 novembre 2009

LORO DI NAPOLI

Ecco un bel dilemma che rischia di togliere il sonno a noi Stampisti. Ieri Marinella Venegoni ha svelato in pompa magna il clamoroso progetto di portare in gara a Sanremo il trio Pino Daniele-Gigi D'Alessio-Massimo Ranieri (avessimo detto Crosby, Stills, Nash & Young). L'ufficio stampa di Pino Daniele ha prontamente replicato con una smentita.

In merito alla notizia che PINO DANIELE parteciperebbe in gara al prossimo Festival di Sanremo con un brano in dialetto napoletano, cantato con Gigi D’Alessio e Massimo Ranieri, si precisa che tale notizia è priva di fondamento.

Ma sul blog di Marinella compare maliziosamente la scritta "...e non credete alle smentite".

Dunque? Da bravo Venegoniano sarei portato a credere ciecamente al Verbo annunciato dalla nostra criticona musicale preferita. Ma il mistero s'infittisce... è chiaro che una spy-story di tal calibro richiede altre anticipazioni, ne dobbiamo assolutamente sapere di più.

Marinella, scrivici!

lunedì 16 novembre 2009

LEADER MASSIMO


E' Gramellini-mania. Come gli Stampisti accorsi alla festa del Regio per i dieci anni del mitico Buongiorno hanno appreso in diretta, Marione Calabresi ha annunciato che il nostro SandoGram (notato come assomiglia sempre di più a Umberto Eco?), da gennaio, scriverà anche in ultima pagina.

Massimo è il volto de La Stampa in Italia, il nostro Totti (meglio non scrivere Del Piero), il nostro guru, il nostro fuoriclasse. Speriamo abbia ragione Carlo Fruttero quando dice che non andrà mai al Chelsea o al Barcellona...

Però un rimbrotto al nostro editorialista di punta dobbiamo farlo: Gram, quando torni a parlarci un po' del nostro disgraziato Toro?

(foto: Max Finotti per Torcida granata)

giovedì 12 novembre 2009

OLTRE A SILVIO C'E' DI PIU'


Basta, oggi non ho voglia di parlare di Berlusconi, di maschilismo in politica, di giustizia, di liti nel Pd, di crisi. Mi dedico a qualcosa di più leggero.
Apro l'home page de La Stampa di oggi. Vediamo qualche titolo pescato del reparto multimedia.
Mmm...

Morgan contro tutti a X Factor... e scappa il gestaccio...
Ilary Blasi: in campo confondo Francesco con qualche altro giocatore...
Sesso sadomaso e cinghiate per Jessica Alba...
Spagna, 14mila euro per corso masturbazione...
Jennifer Lopez blocca il suo video hard...
La Canalis nuda su Playboy, è giallo...


Dopo un attimo di esitazione, son tornato subito a consultare i reportage su Silvio e Pier Luigi.

(PS: omaggio a un mitico Buongiorno di qualche anno fa)

METTI UNA SERA CON LA MASERA

Scusandomi per il ritardo, riportiamo la segnalazione del nostro lettore Marco De Rossi riguardo un'interessante iniziativa che potrà interessare gli Stampisti all'ascolto:

Vi scrivo per segnalare che giovedì sera alle 21 (stasera, ndr) si terrà su Oilproject (http://www.oilproject.org) - la scuola virtuale di cui sono uno degli organizzatori - un incontro aperto dal titolo "Giornalismo e giornalisti tra crisi e opportunità dell'era Internet".

A tenerlo sarà Anna Masera de La Stampa. Chiunque può seguire l'intervento audio-video serale gratuitamente da casa propria, rivolgere domande ai tutor e confrontarsi con gli altri studenti.

Dovrebbe venirne fuori un bel dibattito su cosa sta succedendo (la vera domanda è: a che velocità?), e cosa inventarsi per poter stare ancora qua a chiaccherarne fra un paio d'anni.

Questo il link dell'articolo sul sito de La Stampa.

martedì 10 novembre 2009

RI-PUBBLICA?

Che ultimamente a Dagospia il Nostro Quotidiano non stia particolarmente simpatico l'avevamo già capito. Il popolare sito di gossip rincara la dose con la soffiata che circola tra gli addetti ai lavori.

Rivoluzione alla Stampa. Marione l'Africano vuole rifare il lifting al suo giornale. Il quotidiano piemontese assomiglierà sempre più alla 'casa madre' di Calabresi ovvero a Repubblica con la trasformazione di cronache, spettacoli e cultura in paginate R2, R3 e così via.

Nei salotti che contano a Torino la domanda che circola è: lo fa per nostalgia del suo passato oppure perché sta cercando di frenare l'emorragia di copie del quotidiano che da qualche tempo sta andando in caduta libera?


Agli Stampisti l'ardua sentenza.

venerdì 6 novembre 2009

UNA JENA D'AVANZO

Piccola riflessione sul piccolo "crossover" di oggi. Leggendo l'odierna, formidabile Jena (http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=44), in quanti tra i lettori de La Stampa avranno capito che Barenghi fa riferimento alle ormai famigerate 10 domande poste da Giuseppe D'Avanzo a Silvio Berlusconi su Repubblica? Ovviamente, solo quei lettori che oltre al Nostro Quotidiano comprano quello di Scalfari o navigano sul web, visto che sui tg nazionali l'argomento è passato completamente sotto silenzio.

Una minoranza? Forse. Perché ahinoi, come rilevano le statistiche, la stragrande maggioranza degli italiani si informa tramite la televisione. (Provate a fare un sondaggio: quanti dei vostri amici stampisti conoscono la "question list" di D'Avanzo? Temo pochi). E il lettore "classico" che legge solo La Stampa, che magari ha sentito parlare di queste domande ma non le conosce nello specifico, dovrà fare un grosso sforzo d'immaginazione per capire a quali quesiti Silvione ha risposto "no" e "no comment".

giovedì 5 novembre 2009

IN THE BLOG


Il nostro giornalista gggiovane preferito, Andrea Scanzi, torna ad intervistare Daniele Luttazzi. Ma, a differenza delle altre volte, il pezzo non appare nel formato cartaceo (a meno che non venga pubblicato nei prossimi giorni), ma esclusivamente all'interno del blog di Scanzi. A pensare male si fa sempre peccato ma qualche volta ci si azzecca, diceva il Divo Giulio: non vorrei che il forte contenuto antiSilvio contenuto nelle parole del comico avessero fatto paura ai vertici del Nostro Quotidiano.

Qualcuno ricorderà che l'ultima intervista apparsa su La Stampa al comico (sempre by Andrew nostro, alla direzione c'era ancora Anselmi) aveva avuto qualche problema, con alcuni passaggi tagliati.

Qualunque sia la verità, è comunque un peccato che un'intervista così rimanga relegata in una nicchia, pur frequentata da diversi lettori, come un blog.

Il link per accedere all'articolo è http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=200&ID_sezione=519&sezione=

mercoledì 4 novembre 2009

TESTA O CROCE

Però, però. Sullo scottante tema via-il-crocifisso-dalle-scuole-o-no (non vorrei sbagliarmi, ma a dare un'occhiata al panorama dei quotidiani nazionali solo La Stampa ne dà così ampio risalto, "Padania" a parte, ma lì la banda Bossi ci va a nozze), ho apprezzato il bel fondo del costituzionalista Michele Ainis, ma non sarebbe stato più corretto affiancare anche l'opinione di un non-laico?

Molto tempo fa sui grandi dilemmi Stato-chiesa prendeva spesso parola don Leonardo Zega. Poi per un po' di tempo ci ha pensato don Badget Bozzo a prendersi un po' di spazio sulle questioni di Chiesa. Per rispettare la pluralità di opinioni che da sempre rappresenta il fiore all'occhiello del Nostro Quotidiano, non sarebbe ora di ri-annoverare nei ranghi un opinionista cattolico?

martedì 3 novembre 2009

LETTERA A ANNA MASERA

Cara Anna,

nell'orgasmo di cui noi Stampisti stiamo godendo per l'eccezionale risultato conseguito dal sito del Nostro Quotidiano (mese di ottobre sopra 4 milioni di contatti e una media 260 mila visite quotidiane, Cronaca Qui beccati questa!), ancora una volta facciamo appello alla tua sapienza tecnologica per chiederti: ma com'è possibile che in fondo alla home page capeggi ancora il pdf de la prima pagina de La Stampa dell'11 ottobre? Ripicca della redazione web? Dimenticanza? Scelta precisa per simboleggiare il rispetto del passato? Bug?

Anna, scrivici!

lunedì 2 novembre 2009

WE ARE THE WORLD (?)



Tracciamo un piccolo bilancio a ormai sette mesi dal cambio di direzione? Tutto iniziò con lo speciale bobgedolfiano sull'Africa. Si proseguì con quello sulla crisi vista un anno dopo il fallimento della Lehman Brothers (che qualcuno ha rimproverato di essere un po' troppo "tecnico"). Ieri, una bella indigestione di Mister Barack con il focus sui primi 365 giorni del presidente Usa, già Premio Nobel. E' indubbio che l'impronta ggggiovane, internazionalizzante (e lievemente filoobamiana) voluta da Calabresi si faccia sentire sulle pagine del Nostro Quotidiano: per nostra Stampa piemunteisa fino al midollo potrebbe essere una svolta? Che ne dite?